Ci avviciniamo all’assemblea di Banca Etica e all’approvazione del Bilancio. Nel documento - che potete trovare qui - c’è tutto un capitolo dedicato all’analisi dell’impatto. Non ricordo se altre volte è successo, e sono troppo pigro per andare a controllare, ma credo sia la prima volta che c’è un documento che rappresenta un vero e proprio “Regolamento” della Valutazione d’Impatto.
Le casistiche
Fosse già ufficiale o no, adesso c’è uno specchietto chiaro di chi fa cosa e quando, lo stesso che era stato presentato nella scorsa sessione dei valutatori. Se qualche hanno fa la casistica era implicita nel questionario che si sceglieva, in funzione della realtà in valutazione, adesso le cose sono migliorate, anche grazie alla piattaforma che consente di partire con un unico questionario che eventualmente apre ad ulteriori domande a seconda delle risposte.
Il tema specifico dell’impatto
Le due sezioni del questionario che riguardano l’impatto si propongono di evidenziare sia l’impatto dell’organizzazione, che possiamo semplificare come l’impatto che l’organizzazione ha indipendentemente dal contributo finanziario di BE, sia quello del finanziamento, che è di fatto l’impatto dovuto in modo diretto (più o meno) al finanziamento di BE. Per una serie di finanziamenti (scoperto, castelletto, ecc.) questo tipo di distinzione diventa più complicata: bisognerebbe essere un po’ meno rigidi. Ma sta di fatto che questa informazione in genere il valutatore non ce l’ha. Un tema, che non ho sollevato io ma del quale riconosco l’importanza, è se l’impatto che il valutatore “misura” sia preventivo o consuntivo. Mi spiego: la valutazione è ancora pensata in modo statico, non dinamico. Facciamo un esempio: la realtà X viene valutata per un finanziamento di un progetto specifico che dura 4 anni. Il valutatore decide che la valutazione dura 4 anni. Chi monitora l’impatto nel frattempo? Se X riesce o non riesce nel progetto, se c’è o non c’è l’impatto atteso come si può fare? Per questo magari il valutatore decide invece di far durare la valutazione 2 anni, in modo che si possa vedere come vanno le cose. Ma quale impatto si misura, dopo 2 anni: quello effettivo vs quello atteso oppure si dimentica il passato e si misura quello che si attende nei 2 anni successivi? Questione di lana caprina? Beh, mica tanto: direi questione di qual è il significato e il valore della valutazione.
Le aree dei bisogni
Questo è forse un elemento ancora poco chiaro e che verrà chiarito quando sarà resa disponibile la nuova piattaforma, anche perchè non si capisce come si passa dalle due valutazioni di impatto (organizzazione e finanziamento) alle 12 aree dei bisogni e alle 17 aree di impatto che classificano le risposte ai bisogni.
Qualcosa da dichiarare?
Veniamo al caso del nessun impatto dichiarato: mi sembra difficile che con 17 aree di impatto per rispondere ai bisogni una realtà non dichiari nessun impatto, un po’ di fantasia, che diamine! Ma il Regolamento dice che se non viene dichiarato alcun impatto e c’è il parere positivi il parere dovrà essere accompagnato da una chiara motivazione. Quindi: si finanzia una realtà che non ha impatto ma si deve motivare il parere. E da quando si motiva un parere? Non siamo abituati, almeno noi valutatori. Ma forse mi dimentico che qui si tratta di tutte le Valutazioni, quelle fatte dal Valutatore, quelle dall’Operatore e quelle dell’Ufficio Modelli Impatto e VSA.
L’Ufficio modelli
Perdonatemi l’apocope (un po’ ampia, lo ammetto) ma di fatto questa era la novità del 2019: un ufficio pontifex tra la tradizionale Relazioni Culturali d’Area tramite il Dipartimento reti e canali di relazione italia e il Dipartimento crediti. Ma quindi: se il valutatore deve parlare di rimborsi parla con l’RCA e se deve parlare di come fare la valutazione parla con l’Ufficio? O l’RCA fa da tramite? Ancora non è chiaro, per quanto si legga nel Regolamento una importante affermazione, che vale la pena riportare per intero:
L’Ufficio Modelli di Impatto e VSA è sempre a disposizione sia delle 
Valutatrici e Valutatori Sociali, sia delle lavoratrici e
dei lavoratori di Banca Etica che si occupano delle istruttorie 
economico-patrimoniali, in particolare per quanto riguarda:
- le richieste di consulenza e pareri sull’interpretazione 
  dei criteri di valutazione;
- la soluzione di problemi con la Piattaforma del Credito.
I numeri
Delle 1296 valutazioni solo il 50% è fatto da valutatori soci, il resto da valutatori dipendenti, con una differenza: solo i valutatori soci vanno direttamente presso il cliente, i valutatori dipendenti no. Almeno credo. Il dato non è disaggregato per area (mentre lo è quello dei valutatori), quindi non mi azzardo a fare considerazioni, neanche sull’incremento a Nord Est.
Il primo report d’impatto
Si potrebbe pensare che dall’insieme degli indicatori che vengono compilati nel questionario si deducono i valori dell’impatto. Ma sicuramente questo non vale per l’impronta di carbonio, dal momento che nei questionari non ci sono elementi utili a questo calcolo. Comunque il Report non c’è e quindi queste sono solo speculazioni.
Riassumendo
- più chiaro chi fa cosa
 - ancora dubbi su cosa sia l’impatto
 - molti aspetti ancora in evoluzione